Idee e memoria

Addio, Vincenzo

Alle 18,15 di martedì 19 settembre, il cuore di Vincenzo Muccioli ha smesso di battere. Lui, forse, se ne era già andato prima, quando era entrato in un coma profondo ed irreversibile.

Anche la sua morte, come grande parte della sua vita, ha provocato polemiche. Per noi, che in tutti questi anni gli siamo stati vicini, non è stata una novità : con lui non si poteva fare niente in modo normale. E, difatti, non è normale quello che ha fatto.

Prima che il suo cuore si fermasse non abbiamo voluto che un solo minuto passasse senza stargli vicino, ma dopo è bastato fare un giro per l’enorme comunità, per i numerosi settori di lavoro, per i terreni coltivati, per sentire che tutto, ma proprio tutto, parla di lui. Quell’omone romagnolo si è conquistato la sua fetta di immortalità.

Eppure, già quando ancora non si era del tutto spento, si andava scrivendo, a destra e a manca, che la comunità di San Patrignano, senza di lui, sarebbe stata destinata alla chiusura. Addirittura un paio di avvoltoi in servizio permanente effettivo, due esponenti del PDS, uno a livello locale ed uno della segreteria nazionale, avevano allungato le mani per appropriarsi di ciò che non era e non sarà mai loro.

Le cose stanno in modo assai diverso. Negli ultimi anni Vincenzo Muccioli ha molto lavorato per rendere San Patrignano indipendente dalla sua persona. Anzi, continuava a ripetere, anche a chi mostrava un certo fastidio nell’ascoltarlo, che ci si doveva preparare ad andare avanti senza di lui.

Certo, la comunità era nata sotto il segno del suo carisma, della sua personalità, ma, poi, è andata avanti, è cresciuta, si è organizzata ed evoluta. Quella di oggi non è la comunità di quindici anni fa, con duemila persone in più. No, è un’organizzazione concepita proprio per reggere quel numero, e, pertanto, non fondata su una sola persona.

Fra le cose che lascia, dunque, Vincenzo Muccioli può comprendere anche il dono di indipendenza ed autosufficienza che egli ha fatto alla sua creatura.

No, non era un santo. Non aveva confidenza con i santi. Era un uomo che ha fatto del bene, che lo ha fatto con una incredibile forza e gioia di vivere. Quella gioia che gli si è voluta togliere, ad ogni costo, secondo un copione che ricostruiremo e racconteremo, nei dettagli, per rendere conto, a chi ancora vive, di quanto male si possa ricevere in cambio del bene fatto.

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