Politica

Fenomenologia del megafono

Forse sono affetto dal gusto retrò per il rispetto delle istituzioni e, per questo, non mi piacciono quelli che sparano merda sulla polizia.

Non mi piacevano neanche quelli che lanciavano le bottiglie molotov, e che adesso, divenuti “statisti” se ne vantano. Detto questo, noto che la protesta dei produttori di latte ha promosso non solo il lancio di liquami, ma anche quello dei cervelli all’ammasso.

E’ capitato, difatti, che l’on. Berlusconi abbia deciso di sostenere le loro tesi, e di avversare un decreto del governo. In questo contesto, uscendo dall’Aula di Montecitorio, ha parlato ad alcuni manifestanti utilizzando un megafono. Apriti cielo, solerti sono fioccate le irreggimentate condanne per questo comportamento peronista. E’ grave, si è detto e scritto, che un parlamentare arringhi le folle innanzi al Parlamento. Se gli sdegnati avessero il buon cuore di spiegarci il perché, ne saremmo felici.

Io non sono così convinto che i produttori di latte abbiano ragione, mentre mi pare corretta la posizione assunta dalla Commissione Europea. Ma tale opinione, in Italia, è largamente minoritaria. E’ dalla parte dei produttori il governo, anche se non nella misura da loro desiderata; il quale governo, del resto, è presieduto da chi, ieri, con Nomisma (che si è occupata davvero di tutto …) riteneva legittime e fondate le proteste degli spara merda. E’ dalla parte dei produttori il principale leader dell’Ulivo, D’Alema, che, difatti, condanna il comportamento della polizia (una volta si chiedevano anche le dimissioni del ministra degli Interni, ma, adesso, chi glielo dice, al compagno Napolitano?). E’ dalla parte dei produttori Bossi. Ed è dalla loro il Polo. Non resta che uscire dall’Europa, e tutti vivremmo felici e contenti.

Nonostante questo compatto schieramento di più o meno calde solidarietà, Berlusconi è un peronista giacché usa il megafono. E lo fa davanti al Parlamento. Ué, vediamo di non mettere i cervelli nelle maleodoranti betoniere : sono decenni che davanti al Parlamento si riuniscono i manifestanti delle più diverse cause, e sono decenni che i parlamentari escono e parlano, con o senza megafono, pro o contro il governo.

Che il megafono faccia tanto assemblea spontanea (quindi buona) se usato a sinistra; mentre fa tanto peronismo se usato da altri, è solo la dimostrazione che una vasta insufficienza democratica è diffusa presso le presunte vestali della democrazia. Vestali autonominatesi, ed autogarantite a proposito della loro verginità. E’ ancora lecito far osservare che tutto questo è grottesco?

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