Politica

Tony il vuoto

Taluni scoprono l’acqua calda, altri la terza via. La differenza fra i primi ed i secondi è che i primi fanno la figura degli scemi, mentre i secondi fanno proseliti (scemi).

La terza via fra capitalismo e socialismo è un sogno alimentato da grandi sognatori. Gli italiani, oggi, pendono dalle labbra di gente come Blair, ma ebbero, in proposito, grandi protagonisti. Abbiamo avuto le formazioni del socialismo liberale del grande Carlo Rosselli; così come quelle del liberalsocialismo di Guido Calogero. Andrà a finire che riscopriremo (scopriremo, per la verità, dato che non li legge nessuno) questi autori nelle traduzioni inglesi.

Ma la nobile tradizione italiana, la travagliata ricerca della terza via, non ha nulla a che vedere con quel che succede oggi. Oggi si tratta solo di giovinastri e vecchiettini che sfilarono compatti inneggiando al comunismo realizzato, alle conquiste sovietiche ed alle rivoluzioni cinesi. Datosi che di tutto ciò non hanno che da vergognarsi, datosi che agitando tali vessilli di morte e di sterminio combatterono la loro battaglia contro i democratici italiani, adesso, i tapini, si sciacquano la bocca con la terza via.

Linda acqua di fonte, perfetta per le abluzioni, è il non pensiero di Tony Blair. Un leader politico perfettamente costruito per la televisione, splendido nelle apparizioni e nel vestire, perfetto nel gesticolare, con moglie e pargoli da invidiare, e con la chiarezza di idee di un ornitorinco infoiato.

Il suo pensiero supera se stesso in grandezza e penetranza e solo noi, incapaci di comprenderne il succo, ancora ieri su La Repubblica, non riusciamo a scorgervi neanche il pensiero. Tutto un salsiccione di parole, compitato da un pubblicitario, destinato ad affascinare, con la densità del burro squagliato. “Il nostro lavoro -scrive l’adorato Blair- è ancora allo stato iniziale e stiamo imparando lungo la strada. Tuttavia, il New Labour attualmente al governo sta mettendo in pratica la Terza Via”. Alla faccia della sincerità : non sappiamo chi siamo, non sappiamo dove andiamo, non sappiamo che ci stiamo a fare, ma ci piace un casino governare.

Viva Tony. Viva l’Ulivo mondiale. Viva la terza via (lewinskianamente parlando).

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