Politica

Mafia e Parlamento

Per le offese rivolte ai familiari di Paolo Borsellino, che emergono dalle carte di un’inchiesta giudiziaria, Gioacchino Natoli – magistrato a Palermo – ha chiesto scusa. Ma la loro sola importanza consiste nel restituire il clima torbido di quell’ambiente. Più rilevante il fatto che lo stesso Natoli concordasse con Roberto Scarpinato – anche lui magistrato alla Procura palermitana e ora onorevole Cinque Stelle – domande e risposte da fornire alla Commissione parlamentare. Chiedendo anche di intercedere presso altri parlamentari. Cosa temevano?

Ma il tema rilevante non sono tali miserie. Si attende di sapere: 1. perché il capo della Procura, Giammanco, prima nega e poi concede (la mattina in cui Borsellino sarebbe stato ammazzato) la possibilità di continuare l’inchiesta “Mafia appalti”, impostata da Giovanni Falcone e che intendevano archiviare; 2. perché è stata seppellita appena dopo la strage; 3. come mai sul banco degli imputati, poi assolti, siano finiti i Carabinieri che condussero quell’inchiesta; 4. da dove nacque il depistaggio dell’inesistente trattativa fra Stato e mafia.

Quello è il pozzo nero. Il resto ne è solo l’olezzo.

Davide Giacalone, La Ragione 26 settembre 2025

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