Un vero e proprio diario di bordo, scritto dalla nave Italia. Un giornale civile redatto con passione, coinvolgimento, senza timori reverenziali. Un contrappunto che ogni mattina accompagna la rassegna stampa. Un colpo secco che non è schierato, ma che non pretende affatto l'imparzialità. La cronaca, la politica e l'economia viste con occhi disincantati, informati, ma anche con la voglia di cambiare le cose, di non perdonare nulla a un Paese che si vorrebbe diverso.
Opinioni che hanno l'orrore del luogo comune e del conformismo, che dispiacciono ora agli uni e ora agli altri, ma tutte coerentemente messe in fila. Una collana che spera di potere raccogliere gli umori di un'altra Italia. Quella che si sforza di guardare lontano, che non si rassegna ad annegare nelle piccolezze di una politica sempre più piegata su se stessa, né in quelle di un mondo economico animato da poteri sempre più deboli.
Tante tessere a comporre un unico mosaico, leggibili una ad una, saltando da una parte all'altra, oppure di seguito. Ritrovando la sostanza di quel che potremmo essere, se solo non ci condannassimo a essere quel che siamo