Economia

Bravo Rutelli

Bravo Rutelli

Bravo Rutelli, ben detto. Chissà se si rende conto di quel che ha detto, a proposito di televisione e di pluralismo.

Intanto ha detto che fu una gran sciocchezza plaudire all’oscuramento delle televisioni private. Giusto, giustissimo. Noi lo dicevamo anche allora, sostenendo due cose: a. che è una ben strana visione del pluralismo quella che per affermarlo chiede la chiusura delle emittenti private; b. che la disposta chiusura era da considerarsi illegittima, alla luce del buon senso non meno che delle sentenze della Corte Costituzionale. Bravo Rutelli, quindi, che se ne è accorto. Adesso avrà la cortesia di accorgersi anche del fatto che il decreto legge con cui si rimediò alle decisioni pretorili non fu un piacere alla Fininvest, e che in quel decreto (cosa che tutti dimenticano) si consegnò a Biagio Agnes il ruolo di mediatore e gestore della lottizzazione Rai, posti per i comunisti compresi. Altri padri, quindi.

Rutelli ha anche detto che per far spazio alla concorrenza tanto Rai quanto Mediaset dovrebbero vendere una rete, riducendosi a due. Bravo, ma lo sa, Rutelli, che questa era una nostra proposta del 1987? Lo sa che la Fininvest, lungi dal gradirla, sarebbe stata costretta a subirla se non fosse stato che altri si opposero? E sa chi si oppose? Si opposero i suoi compagni di schieramento, si oppose Veltroni a nome dei comunisti (non è colpa mia, si chiamavano così), si oppose Agnes a nome della lottizzazione. Ci hanno ripensato? Benissimo, aribravo Rutelli, quindici anni non sono passati invano.

Se si parla di privatizzazioni, poi, si deve tenere presente che compera chi ha i soldi e chi ha un piano industriale che gli consentirà di guadagnarne altri. Forse Rutelli farebbe bene a controllare se dalle sue parti quest’elementare verità è bene accetta. L’ultima volta che si pose il problema dell’ingresso di nuovi imprenditori, ricordiamo un paio di buffi soggetti che pretendevano di sceglierli.

Non so se affermando queste giuste cose Rutelli stesse parlando al mondo, od ad un ambiente più ristretto. Nel secondo caso sono affari che non ci riguardano. Nel primo gli suggeriamo di dare un’occhiata ai precedenti, siamo anche disposti a fargli conoscere le giuste cose che abbiamo sostenuto negli ultimi quindici anni, ci troverà un sacco di spunti interessanti e terribilmente innovativi.

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