Economia

I costi del non governo

I costi del non governo

La politica incapace di governare ha un costo, fa scivolare l’Italia. Taluno crede siano “affari loro”, invece sono i nostri ad essere compromessi. E’ un miracolo, ad esempio, che un governo duri un’intera legislatura (non è mai successo) ed è parimenti eroico che la legislatura non muoia nella culla. Come

capita a Prodi, si baratta il campare con il governare, durando solo per inutile stizza. Per fare una centrale nucleare, però, servono dodici anni, ovvero 2,4 legislature intere. Nessuno pensa di governare così a lungo, quindi nessuno s’incarica di prendere oggi una decisione della quale non raccoglierà i frutti, e poco importa che omettendola condanna tutti all’impoverimento energetico.
Ne parlò Berlusconi, e parole sensate sono uscite anche dalle bocche di Casini e D’Alema. Fatti, zero. Bersani straparla di partecipazione italiana alla ricerca, spostando la produzione d’energia in un futuro irrealmente lontano. Intanto il petrolio aumenta di prezzo e noi ci difendiamo poco, nonostante il cambio favorito dall’euro forte, perché importiamo direttamente energia elettrica, prodotta con centrali nucleari. Siamo circondati, da Francia, Germania e Slovenia, che se la ridono, come il sole dei falsi ecologisti che hanno tenuto spenta la fonte meno sporca. Ma non basta, perché nel mentre rinunciavamo al nucleare abbiamo anche fermato ogni ricorso alle fonti rinnovabili, e nel Paese dei no a tutto ed a prescindere, abbiamo percentuali ridicole di pannelli solari o eolico. Alla fine pagheremo anche la multa europea, perché inquiniamo troppo. Vaneggiamo di crescita economica, ma omettiamo d’aggiungere che non abbiamo l’energia necessaria, e la paghiamo più degli altri.
Questa sarebbe un’emergenza politica, se esistesse la politica. Se esistesse una classe dirigente, e non un’accozzaglia di comizianti senza altra speranza che restare dove sono. Così procedendo il Paese degrada, s’immiserisce dopo essersi impoverito. Ci rincitrulliamo, come dimostra il fatto che si critica l’antipolitica della piazza qualunquista e ci si tiene al governo il Pecoraro Scanio, che ne è uno dei peggiori prodotti. Ci droga una ricchezza ancora diffusa, ci illudiamo che le cose possano cambiare da sole e non ci accorgiamo che il non governo non possiamo più permettercelo. Ci costa troppo.

Condividi questo articolo