Economia

PoliBanchieri

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La Commissione europea ha chiesto a Mario Draghi – l’incarnazione del banchiere centrale – di preparare un rapporto sulla competitività. Il risultato è un documento prezioso, che ha sì aspetti tecnici ma è un programma politico: quali interessi privilegiare; dove impiegare le risorse; come raccogliere il risparmio.

François Villeroy, governatore della Banca centrale francese, ha sottolineato che il succo di quel rapporto non è il modo (eurobond) per procurarsi i quattrini, ma le riforme considerate indispensabili e le norme sulla concorrenza. Ha anche osservato che la politica fissa le regole ma che farle osservare, per il mercato bancario, è compito della Bce. Cosa che aveva già detto – correggendo il proprio governo – Joachim Nagel, capo della Banca centrale tedesca.

I banchieri centrali, ed è un bene, hanno sensibilità politica. Il problema non è che invadano il campo altrui, ma che quello politico sia vuoto di idee e visioni. Soffocato da corse elettorali senz’altra meta che il risultato elettorale.

Davide Giacalone, La Ragione 8 ottobre 2024

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