Economia

R…opa da matti

R...opa da matti

Ma che r..opa è, questa? Il coraggio, evocato da un alquanto incauto D’Alema, così come il nuovo mercato, intravisto da frettolosi commentatori, non si son visti, nella partita Olivetti-Telecom. Ma quel che si è visto è già abbastanza.

Il coraggio, a saper far di conto, stava nel fatto di fare un’Offerta Pubblica d’Acquisto che proponeva ai risparmiatori meno di quello che la loro azione valeva in Borsa. Attenzione, valeva meno della quotazione di Borsa già prima dei rialzi di lunedì, e questo se solo si pone attenzione alle modalità di pagamento previste dall’OPA. Ci vuole coraggio, indubbiamente.

Il nuovo mercato, lo svecchiamento e la trasparenza sono belle cose, ma ancora non si sono viste. Si è visto, invece, qualcosa che meriterebbe di essere indagato con attenzione: movimenti da giovedì, un’OPA che si profila a Borsa aperta, la medesima che provoca rialzi record il lunedì, salvo essere più tardi giudicata, dalla Consob, irricevibile. Chi osserva pensa: o hanno convocato le olimpiadi della sprovvedutezza, o questa si chiama turbativa di mercato.

La faccenda non è ancora finita, e ne vedremo ancora di variopinte. Senza distrarsi, però, si possono mantenere ben in vista i problemi di Telecom Italia: a) un nocciolino stitico che non regge agli attacchi, figlio di una “privatizzazione” fatta in modo non ineccepibile; b) la necessità di un alleato internazionale che la aiuti a difendere il ghiotto boccone del mercato nazionale.

Intanto il governo ripete: non passi lo straniero. Detta dopo la Caporetto di lunedì, quest’insulsa banalità rischia anche di portare sfortuna.

Condividi questo articolo