Gli interessi del sindacato e quelli dei lavoratori italiani viaggiano su binari diversi. Lo sanno i lavoratori, che non s’iscrivono ai sindacati, oramai rappresentanti dei pensionati. Lo sanno i sindacati, che si garantiscono la sopravvivenza grazie a protezionismi statali e finanziamenti scandalosi. Il solo
accennare a questo tema ti tira addosso l’accusa di sostenere tesi antisindacali. Mi sta benissimo. Poi ti dicono che sei contro i lavoratori. Questo è falso, anzi, è vero l’esatto contrario.
I sindacati non si fanno pagare dai lavoratori, ma dai datori di lavoro. Gli italiani votarono contro questo meccanismo illiberale, ma fu reintrodotto in accordo fra sindacato e padronato. Quand’è che si sveglia il diritto, e comunica l’illegittimità di un accordo fra privati che contraddice la volontà popolare? I sindacati prendono palate di soldi pubblici, ma non hanno bilanci degni di questo nome. Quand’è che alla Corte dei Conti s’avvedranno dell’irregolarità? Ci sono apparati sindacali che incassano dei bei soldoni grazie al cinque per mille che gli italiani indirizzano loro, quando compilano i moduli per le tasse, ma quei moduli vengono preparati da strutture sindacali, che per questo sono pagate dallo Stato. In altre parole: prendono soldi per essere in grado di arraffarne ancora di più. Questo, e molto altro ancora, contribuisce a finanziare la loro immensa macchina corporativa e burocratica.
I politici hanno tanti difetti, ma, almeno, li si elegge. I sindacalisti sono inamovibili, e quando traslocano s’incistano in altre pieghe della spesa pubblica. C’è una sola cosa che sconoscono: il lavoro. Hanno preso i lavoratori quali ostaggi, ed ora occorre liberarli. E’ giusto che i lavoratori difendano il loro posto ed il loro potere d’acquisto, ma è bene s’accorgano che non è quel che fanno i sindacati. I quali sono potenti, perché ricattano sia l’impresa che la politica, spingendo tutti ad una connivenza che falsifica la realtà. La chiamano “concertazione”, e finché ha funzionato i lavoratori si sono impoveriti, i disoccupati sono rimasti tali, ma le ore di sciopero erano le più numerose d’Europa.
E’ pericoloso, ma queste cose devono essere dette. Anche per aiutare la sinistra riformista ad affrancarsi dal potere di una triplice che difende privilegi ed arretratezze.