Economia

Telecom e Murdoch

Telecom e Murdoch

Torniamo a guardare dentro il torbido che s’agita attorno a Telecom Italia. I fronti aperti sono due, giudiziario e finanziario. In quanto al primo, civiltà e diritto vorrebbero che a parlare siano le sentenze, imponendosi agli altri, nel frattempo, di tacere. Ma quelle arriveranno fra anni. Per ora c’è chi specula su questi problemi, cercando il ko estivo che è già riuscito nei confronti di Fazio e di chi s’era messo a scalare il Corriere della Sera.

Erano, però, evidenti anche le numerose irregolarità di cui ho spesso scritto, e di cui nessuna autorità ha voluto occuparsi in tempo utile. Che ci sia o no il “botto”, dunque, stiamo parlando di una battaglia condotta con armi che di diritto non hanno neanche la punta.

Poi c’è la partita finanziaria (da non confondersi con quella industriale, abbandonata). Delicata e vitale perché il controllo di Telecom è debolissimo, indebitatissimo, e con i partecipanti al gruppo di comando tutti desiderosi di scappare, anche se lo negano. Vorrei sbagliarmi, ma a naso direi che sta prendendo corpo un’idea di questo tipo: raccontando le solite balle sulla convergenza, il bisogno di contenuti, la multimedialità e così via vaneggiando, Telecom Italia acquista Sky Italia, pagando a Murdoch uno sproposito; il venditore, soddisfatto, dopo avere intascato il risarcimento per l’avventura italiana, investe il di più in Olimpia, soccorrendo il non irragionevolmente generoso Tronchetti Provera e sostituendosi ai soci in fuga. Quindi, con i soldi dei risparmiatori e con la cassa di Telecom si finanzia il puntellamento dell’infima minoranza con cui un gruppo controlla la stessa Telecom. Ma non è finita, perché la vera partita è di potere puro e ruota attorno a quel che Tronchetti Provera non intende mollare, considerandolo anche un’assicurazione per la salute: la Rcs.

Segnalo una stranezza: per diverse volte il Sole 24 Ore ha sostenuto che Rcs, come il gruppo L’Espresso, non potrebbero comperare le televisioni di Telecom essendo questo proibito dalla legge Gasparri. Ma la proibizione non c’è, ed è largamente probabile che quelle tv vadano a finire in Rcs, da dove è stato allontanato chi voleva spendere altrimenti i soldi. Il potere di pochi con i soldi degli altri. Vorrei sbagliarmi, ma se a qualcuno non sta bene, sarà bene si svegli.

Pubblicato da Libero

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