Economia

Telecomunicazioni elettriche

Telecomunicazioni elettriche

Tutti liberali e tutti per il libero mercato, in una certa stagione della politica italiana. Fortuna che c’è sempre stato il compagno Bertinotti, a ricordarci in quale parte del mondo stavamo vivendo. Purtroppo, però, i corsi di liberalismo per corrispondenza non hanno lasciato grandi tracce. Ne abbiamo una prova lampante e tangibile : l’Enel sbarca nel mercato delle telecomunicazioni.

Una volta si sarebbe detto che tale operazione era da definirsi : una trovata da boiardi, destinata a distorcere il mercato, a far vincere i monopoli, a ribadire l’occupazione statale di ogni anfratto dell’economia, e, in fin dei conti, una ennesima vittoria dell’occupazione politica su ogni libertà economica. Oggi si dice : sinergia.

Dunque vediamo. Noi italiani siamo fra i pochi gonzi, nel mondo industrializzato, che importano energia elettrica dall’estero. Lo facciamo perché il monopolio nostrano, gestito dall’Enel, non è stato capace di produrne quanta ne consumiamo (pur a fronte di cospicui investimenti in tal senso fatti). Complimenti. Tale incapacità, però, non produce effetti sul produttore, che vive in monopolio, ma sui consumatori, che sono caldamente chiamati a pagare bollette salatissime.

Oggi l’Enel scopre di avere delle ricchezze nascoste, tipo quella della rete utilizzabile per le comunicazioni. Normalmente, in un rapporto fra privati, si suggerisce al dilapidatore di vendere il bene e di cominciare a risarcire, o, almeno, a far pagare meno quelli che fin qui hanno finanziato la bella vita. Da noi no, da noi si premia la lungimiranza imprenditoriale del monopolista, offrendogli la possibilità di vivere nuove avventure. Evviva.

Gli ulivisti liberisti si saranno accorti di un dettaglio : l’Enel appartiene allo stesso soggetto che possiede Telecom Italia e Telecom Italia Mobile : lo Stato. Offrirgli l’ingresso nel mercato delle comunicazioni significa : a) far pernacchie ad ogni ipotetico, vero, concorrente privato; b) riaffermare il monopolio con superfetazione di boiardismo; c) dire alla costituenda Autority che può utilmente dedicarsi al collezionismo delle farfalle. Ma sono dettagli, e, nel corso per corrispondenza non se ne parlava a lungo.

A scanso di equivoci è bene chiarire che la celebratissima “sinergia” sta proprio in questo : Enel e Telecom, sinergicamente, sono in grado di soffocare ogni e qualsiasi iniziativa privata. Saluti e baci.

Oggi, la sinergia, è sotto le amorevoli cure del tecnocraticamente rassicurante Franco Tatò. Uomo di cui non si può dir male. E per carità. Solo, vorremmo far notare, che strutturare monopoli sulle formose curve dei manager pubblici, è quello che si fa dai tempi di Enrico Mattei. Pace all’anima sua.

Infine osservo due cose. Primo, dopo un breve annuncio ed un irrilevabile sussulto, la libera stampa ha deciso di non approfondire troppo il tema. Della serie : tengo famiglia. Secondo : hanno preso la parola, senza neanche strillare, solo quei privati che sarebbero interessati al mercato delle comunicazioni. Gli altri rappresentanti dell’impresa privata hanno taciuto, tutti intenti a scrivere il saggio sul libero mercato, il crollo dei monopoli e lo Stato minimo, che leggeranno a Santa Margherita Ligure. Noi non ci saremo.

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