Economia

Torto compatto

Torto compatto

Il problema non è restare isolati, ma avere torto. Non passa giorno che il presidente del Consiglio non trovi modo di spedire maledizioni all’indirizzo delle autorità europee. Diuturnamente ripete anche che il rigore ci uccide. Ed è questo che preoccupa, perché è in atto una politica monetaria massicciamente espansiva, quindi il contrario del rigore. In cosa consisterebbe, allora? Nel non consentire di spendere a deficit? Ma noi lo facciamo, sebbene sia contro i nostri interessi. Il presunto “rigore” consiste solo nel porre un argine al deficit, giusto per evitare che oltre ai bonus per i nati e quelli per i maggiorenni non ci se ne inventi anche per festeggiare il primo bacio e consolare la prima colica renale. Il rigore comincia l’anno prossimo, con il fiscal compact e i tagli alla spesa pubblica. Posto che se non ci obbligano, con i forconi, non li facciamo, posto, quindi, che siamo babbei dissipatori, cosa dirà, l’anno prossimo, il governo?

Renzi sostiene che gli Usa sono cresciuti, mentre noi receduti, avendo i primi adottato la spesa e noi lo sparagno. Ma noi chi? L’Italia ha avuto la più lunga recessione, mentre altri no. E se altri hanno potuto spendere in funzione anti-ciclica è perché non hanno il debito mostruoso che non continuiamo ad accudire. Gli Usa, inoltre, hanno potuto riprendersi prima anche perché i falliti escono dal mercato, le cause di risarcimento si decidono in poco tempo, il governo non fa decreti per gli arbitrati offerti ai truffati, ma mette a disposizione avvocati per mandare in galera i truffatori e togliere loro fino all’ultimo centesimo. Si riprendono perché non hanno un sistema di bonus a nulla, ma una grande elasticità e scarse protezioni. O si pensa che basti parlare in inglese e mettersi la mano sul cuore durante l’inno nazionale per essere poi tutti capaci di giocare a baseball. Manco Nando Moriconi giunse a tanto.

L’altro piatto che da Palazzo Chigi si serve assiduamente è quello contro i “burocrati” di Bruxelles. Intesa come capitale (che non è) capace di assumere il ruolo che ebbe Roma nella retorica leghista. E s’è visto com’è finita. Peccato che i membri della Commissione siano tutti politici. Tutti. Alcuni di maggiore, altri di minore caratura, ma nessuno per concorso. Si dovrebbero fare le primarie, dice Renzi. Sì, che bello. Ma non sono eletti, sono nominati dai governi. L’ultima volta lui fece fuoco e fiamme per imporre la sua commissaria. O è già tutto dimenticato? Inoltre il Parlamento europeo è eletto con tanti sistemi elettorali quanti sono i Paesi aderenti. Orribile. Il primo passo è una legge elettorale comune. Anche per evitare che le primarie le vincano i cinesi in Italia e i turchi in Germania.

Tedeschi e francesi ci guardano con sospetto. I primi perché capiscono che non terremo fede agli impegni presi. I secondi perché è bello essere severi con gli altri, chiedendo coperture per sé. Pensano a un super ministro unico dell’economia. Pier Carlo Padoan, cui la sorte ha riservato un singolare contrappasso, guarda l’idea con occhio benevolo: almeno ci sarebbe una sede meno complicata e affollata, ove rappresentare le necessità nazionali. Renzi la guarda in cagnesco, oramai impegnato a reclamare il proprio diritto di dare un bunus anche per lo spuntare della barba e il fiorire del seno. Il fatto è che un tessuto malamente rappezzato si strappa prima, e se un solo decisore di politica economica Ue sarebbe un bene, un ministro altrui che per altri funga da commissario serve solo a far giungere al cielo le urla di chi, oramai, non sa neanche che sta urlando.

Restare isolati sarebbe il meno, se solo si avesse ragione. Ma restare isolati nel mentre ci si affatica a dimostrare che le colpe sono tutte esterne, che nessuna responsabilità è nostra, e che il Pese con più debiti si riprende solo a condizione di fare altri debiti, è triste assai. Keynesiani immaginari e zaloniani reali. Da qui al bonus droga ai drogati, che altrimenti vanno in astinenza e soffrono, il passo è breve. Il rigore di cui parla Renzi è come il “liberismo selvaggio”: fiorisce solo sulla bocca degli scialacquatori e degli statalisti, purtroppo non esistendo nella realtà.

Pubblicato da Libero

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