Giustizia

L’ennesima flickata

L'ennesima flickata

Nessun delinquente sarà trattenuto dal fuggire, in compenso il diritto si imbarbarisce sempre di più ed i pubblici ministeri accrescono il loro potere sulla vita dei cittadini. Quella presentata dal governo è, dunque, una pessima proposta. Pessima.

Il problema è quello di quanti, come Gelli e Cuntrera, prima della sentenza di Cassazione, prevedendo condanne considerevoli, si danno alla fuga. Per porre rimedio il governo, con in prima fila l’incredibile Flick (del quale dirò), propone che, dopo l’eventuale seconda sentenza di condanna, il pubblico ministero possa chiedere la custodia cautelare, ovvero l’arresto del condannato, ma non in modo definitivo, in attesa che la Cassazione si pronunci. Tale arresto potrà essere disposto, si legge, solo in caso di effettivo pericolo di fuga.

Ecco cosa succederà (se, malauguratamente, una simile scempiaggine dovesse divenire legge) : coloro i quali ben sanno di essere criminali e, quindi, hanno messo nel conto condanne pesanti, si daranno alla fuga prima della fine del processo di secondo grado; senza che questo sia impedito, però, si consegna alle procure un ulteriore potere di arresto, privo di ogni controllo, ricalcante le già stracciate ed umiliate norme sulla custodia cautelare. Il legislatore scriverà : si proceda all’arresto solo in casi gravi, anzi gravissimi, anzi gravissimissimi. E le procure procederanno quando pare a loro, tanto, chi controlla?

Procedendo su questa strada, incapaci di fare una nuova Costituzione, si calpesta quella in vigore, facendo strame della presunzione di innocenza.

Si dirà : ma una qualche soluzione si dovrà pur trovarla, per evitare che i criminali se ne vadano liberi. Certo, e la soluzione sta nel far funzionare le procure ed i Tribunali, in modo da arrivare alle sentenze dopo mesi, non dopo anni o decenni. Procure e Tribunali, è bene ricordarlo, sono luoghi dove si lavora pochissimo e malissimo : poche ore al giorno, in un caos indescrivibile. E’ questo il problema. Sono i tempi del giudizio che devono accorciarsi.

Incapaci di fare questo, i governanti, si dilettano a minacciare i diritti dei cittadini, correggendo con il giustizialismo l’inefficienza della giustizia. Fra un po’ ci verranno a dire che si devono allungare anche i tempi delle prescrizioni, che sono i più lunghi d’Europa.

Protagonista di questa mattana è il ministro Flick, già professor Flick. Un uomo singolare, capace di rimanere al suo posto anche quando un minimo di dignità avrebbe suggerito le dimissioni, quando anche Lattanzio tolse il disturbo. Il ministro Flick, oltre tutto, fa quotidianamente il contrario di quel che il professor Flick pensò e scrisse. Quando si verificano di queste cose ci sono due e soltanto due possibilità : o si tratta di una personalità disturbata; o si tratta di una persona poco seria. Noi crediamo che il ministro professor avvocato Flick goda di buona salute, o, almeno, glielo auguriamo.

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