Giustizia

L’imputato maiale

L'imputato maiale

Difficile immaginare crimini odiosi quanto l’uccisione di un bambino piccolo, precedentemente rapito, odiosa, però, è anche l’accoglienza riservata ai tre imputati, bersagliati con grida del tipo: bastardo e maiale. E’ un guaio che in Italia non si perseguano reati come l’offesa alla corte e l’offesa agli imputati, ambedue offese alla giustizia.

Chi sarà riconosciuto colpevole di quell’omicidio dovrà essere condannato, spero a vita. Saranno i giudici a valutare la posizione di ciascuno. Contiamo che lo facciano senza inutili indulgenze. Proprio per questo gli imputati meritano rispetto, devono potersi difendere in un processo che sia equo, con giudici terzi e sereni, lasciando fuori dall’aula ogni pregiudizio e rispettando la loro presunzione d’innocenza. Certamente, anche loro, come tutti, sono coperti da quella garanzia costituzionale, stracciando la quale non arrechiamo danno a loro, ma a noi tutti.
Durante le indagini il cittadino si trova davanti una macchina statale enormemente più forte di lui, in grado di stritolarne la vita privata, di violentarne i sentimenti. Al processo la disparità di mezzi, a tutto vantaggio dell’accusa, rimane immutata e l’unica garanzia nella quale l’imputato può sperare è il rigoroso rispetto delle regole. Solo in quel caso ci sarà un giusto processo, e solo in quel caso giusta sarà la condanna, o l’assoluzione. Troppo spesso, invece, si lascia che l’indagato prima e l’imputato poi siano esposti quali colpevoli al commento dei poco saggi ed alla rabbia dei poco ragionevoli, talora partecipando alla ressa anche chi, per lo Stato, veste la toga. In questo caso nulla più sarà giusto, quale che sia l’esito processuale. Ecco perché quei tre imputati dovrebbero essere difesi e protetti, anche identificando e perseguendo chi si è permesso d’insultarli.
Quando i mali non si curano l’infezione s’allarga, e la nostra giustizia è gravemente malata. Chi lo scrive e ripete è spesso accusato di voler difendere i potenti. Non trovo sia un’offesa, ma per quel che mi riguarda è inesatto. Ci battiamo per il diritto ed i diritti di tutti, solo che dei poveri disgraziati non importa a nessuno. Posso farlo anche per persone che, se condannate, meriteranno le nostre peggiori parole. Posso farlo perché non difendiamo questo o quello, ma la giustizia.

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