Giustizia

No processo, no parti

No processo, no parti

Si fa finta di credere che il processo agli spioni di Telecom Italia salterà a causa di una recente sentenza costituzionale. Non è così. Quel processo è da tempo attraccato al più nebbioso dei porti, ricoperto da montagne di sabbia. La verità processuale non si conoscerà mai, così la faccenda entrerà a far parte dei “misteri” italiani, la più parte dei quali è solo delinquenza impunita.
Avverto il lettore che mi sono costituito parte civile, come Fausto Carioti, perché spiato, dossierato e danneggiato dai reati commessi. Avverto per onestà e trasparenza, tanto, appunto, è in gran parte una commedia. Non inattesa, perché quando, nel novembre del 2006, il governo Prodi decretò, con il plauso dell’allora opposizione, che tutti i dossier illegalmente realizzati dovevano essere distrutti, noi, subito, osservammo: e su che lo facciamo, il processo? Ora sono i giudici costituzionali (che per decidere ci hanno messo un paio d’anni) ad avere confermato che sì, tutto deve essere distrutto, ma dopo che le carte saranno state esaminate con le modalità dell’incidente probatorio. Fuori dai tecnicismi, significa che ogni foglio deve essere discusso in udienza, alla presenza delle parti. 32 imputati, 64 difensori, 20 mila file, qualche centinaio d’avvocati di parte civile, i periti. Il tutto in segreto, di Pulcinella. Quando avranno finito, se saremo ancora vivi, i reati saranno in prescrizione. Questo è il buco nero, la domanda è: come ci siamo finiti?
Nel corso delle indagini, due volte, il giudice indicò alla procura una mancanza: vi siete dimenticati d’indicare chi è il mandante ed il beneficiario di quest’orgia spionistica. Dopo anni la risposta è: non si sa, forse neanche c’è e questi signori agivano per personale perversione. Vero è che il loro capo ha più volte dichiarato di avere agito per conto del proprietario, in persona e società, e vero è che gli avvocati di Telecom, oggi, sostengono che, semmai, l’interesse era della citata proprietà e non della ditta che pagava, ma le carte processuali non dicono nulla. Quindi, il processo che non si farà riguarda i 32 e le loro responsabilità personali, restando il resto nebbiosamente insabbiato. No processo, no parti (civili). Si esce dalla cronaca, giudiziaria, e si accede alla leggenda. Il resto è roba per azzeccagarbugli.

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