Giustizia

Riformista immunità

Riformista immunità

Studio
Davide Giacalone
Caro direttore,
lo abbiamo ripetuto mille volte, e mille volte ancora si dovrà ripeterlo: le bugie di dieci anni pesano e si pagano; nessuna seria politica si potrà mai costruire sulla menzogna. Il falso scandalo che si mena per le parole di Silvio Berlusconi, riferite alla vicende politico-giudiziarie di questi dieci anni, ne è una prova. Non di meno ne è una prova la confusione, ardita, fra vicende di ieri e di oggi, fra manovre giudiziarie che distrussero un sistema politico e danneggiarono irreparabilmente un equilibrio istituzionale, e processi che toccano la politica per le persone che vi sono coinvolte, non per le questioni che vi sono dibattute.
Se ci raccontassimo la vera storia di questi dieci anni potremmo trarne degli insegnamenti, e delle indicazioni per il presente ed il futuro. Dal male potremmo trarre il bene. Dal dolore subito la forza per cambiare un sistema che ancora trita vite, libertà e giustizia. Se, al contrario, accatastiamo versioni di comodo e mezze verità (che son sempre mezze bugie), siamo destinati a sguazzare nella palta, che in questi giorni sale e si autoproduce.
Come può, la sinistra, restare prigioniera di un giustizialismo senza senso e fuori tempo? Cosa intende fare, la maggioranza di governo: impegnarsi solo nel ripristino (più che giusto) delle salvaguardie per i parlamentari? Intende aprire il capitolo dell’immunità, senza aprire quello della riforma complessiva e profonda della giustizia? Speriamo davvero che non sia così, che se così fosse essa si comporterebbe come l’epigono della bugia, e non come la sua smentita.

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