Giustizia

Sciopera il PUM

Sciopera il PUM

Il Presidente della Repubblica farebbe bene a smetterla di lanciare appelli al PUM (Partito Unico Magistrati), ed a prendere realisticamente atto di quel che succede.

E succede che il PUM minaccia uno sciopero contro la riforma dell’ordinamento giudiziario e segnatamente contro la separazione delle carriere. Ora, posto che le carriere di requirente e giudicante sono separate in tutto il mondo civile, è del tutto superfluo sapere se, alla fine, i magistrati si asterranno dal lavoro o meno, giacché è del tutto esaustiva la semplice minaccia di muovere un ordinamento (la magistratura) contro un potere (il Parlamento).

Il Capo dello Stato non si spenda a lanciare appelli, utili solo a far rimbalzare qualche intervista dei caporioni del PUM, e si renda conto che il PUM medesimo sta demolendo le basi stesse su cui si regge l’autonomia della magistratura. Faccio un esempio: c’è gente, come noi, che sostiene la necessità e l’urgenza della separazione delle carriere; il PUM vi si oppone, affermando che noi si sarebbe dei nemici della democrazia; bene, nessun esponente del PUM potrà mai processarmi, perché egli ha già manifestato, nel modo più clamoroso possibile, un preconcetto negativo nei miei confronti. Ecco dimostrato che l’autonomia ordinamentale della magistratura non può in nessun modo conciliarsi con la ciarliera petulanza del PUM. Vogliono far politica? Si facciano eleggere. Vogliono far politica restando magistrati? Si eleggano i magistrati. Si ritiene questo incompatibile con la nostra storia e le nostre tradizioni giuridiche? Giusto, ma allora si faccia tacere chi sta così stracciando la credibilità di un ordinamento fondamentale.

Il PUM ha messo la pietra tombale sull’autonomia della magistratura, come magistralmente spiega Nicola Matteucci. A che serve, allora, lanciare appelli e suppliche, a che serve reiterare richieste già neglette? La realtà è che il golpismo giudiziario di dieci anni fa vive oggi la sua deriva corporativa e miserabile. Non è utile gettare i residui sotto al tappeto, sarà il caso di prendere atto che la casa della giustizia richiede una pulizia più profonda. Purtroppo il PUM, ed è questa la sua colpa più grave, sta lavorando affinché sia la giustizia a perdere, sia l’onorabilità giudiziaria a perdere, sia l’intero ordinamento ad uscirne umiliato. Al ricatto corporativo non si può e non si deve cedere, ma all’attacco alla giustizia non si deve lasciare spazio. Si concentri su questo problema, il colle più alto.

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