Giustizia

Terroristi a spese dello Stato

Terroristi a spese dello Stato

Susanna Ronconi è stata una terrorista, prima nelle Brigate Rosse poi in Prima Linea. Ha partecipato ad un’azione che costò la vita a due persone. Dal carcere di Rovigo evase, ma anche in quel caso un innocente fu ucciso dalla bomba con la quale i suoi compagni la liberavano. La ripresero.

Ha scontato la pena, giovandosi del beneficio della semi libertà. Come si vede lo Stato non è vendicativo, ed è giusto così. Ha saldato il suo debito, ora è libera ed ha diritto di vivere la sua vita. Ma non a spese dello Stato. No, questo è insopportabile. Il ministro Paolo Ferrero la ritiene una gran esperta di marginalità sociali e di droga, per questo la vuole in una commissione ministeriale, e non è il primo, perché la signora ha già svolto lavori per varie amministrazioni pubbliche. Solo che questo è riprovevole.

Lo Stato non si vendica, non deve vendicarsi. Scontata la pena si torna in possesso dei propri diritti, ed è giusto. Ma non si può essere dei mantenuti da quello Stato che un tempo si voleva abbattere. Non si può essere dei mantenuti nel mentre le famiglie dei carabinieri, dei poliziotti, dei passanti hanno perso i congiunti cui dovevano il loro reddito, oltre ai loro affetti. Non si può essere dei mantenuti nel mentre le famiglie dei caduti per conto dello Stato ancora aspettano i pochi soldi loro dovuti. Non si può essere dei mantenuti, per giunta prestando improbabilissime consulenze su temi per i quali esistono esperti veri, gente che nel mentre loro sparavano raccattava i drogati per le strade e se li portava a casa. Non si può essere dei mantenuti producendo la propria esperienza su quelle marginalità sociali dove ieri si andava a pescare la gioventù sbandata da introdurre al terrorismo.

Io ho il massimo rispetto per la signora Susanna Ronconi, e le auguro ogni bene. Ma se lo procuri con il lavoro ed i soldi suoi, non con quelli miei. E si ricordi di Lorenzo Conti, il cui padre è stato ammazzato da una banda di criminali, coglioni e comunisti, e che ancora digiuna perché vuole sapere quanta di quella gente campa con i soldi della regione Toscana, delle province e dei comuni toscani. Nessuno risponde, a Lorenzo, nessuno gli offrirà mai un posto da esperto, in una qualche inutile commissione ministeriale da sopprimere.

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