C’è gente che nasce con la vocazione a farsi prendere in giro. Nel centro destra ne alloggiano diversi, e da ultimo si segnala Carullo Pietro.
La cui tesi è: parlar troppo di Darwin, ai ragazzi, nelle suole, induce al comunismo.
Carullo Pietro non se n’è reso conto, ma esponendo il suo pensiero ha effettivamente messo in luce le debolezze e le falsità della teoria evoluzionistica. Se la specie fosse selezionata lasciando il passo ai più forti ed ai più intelligenti, accidenti, come diavolo si spiegherebbe il Carullo Pietro? Tie’, fregati gli evoluzionisti.
Il guaio serio, però, è che il comunismo, come tutte le ideologie che presuppongono, con il loro inverarsi, la fine del conflitto e del male, è esso stesso una negazione del darwinismo, che, semmai, si addice di più a mentalità liberali, democratiche e conflittuali.
La colpa di tutto, ben argomenta il Carullo, è del positivismo. Egli fonderà il negativismo. Dopo il secolo dei lumi, quello dei cortocircuiti.