Idee e memoria

Raccomandati e corrotti

E’ il galleggiare sull’ipocrisia che c’intristisce ed ammoscia. Un’ipocrisia non più furbesca e gaglioffa, utile a rimpiattar le magagne, ma imbroglio bigio ed inutile. Le raccomandazioni sono reato? Lo scambio di favori è corruzione? Con questo criterio i magistrati possono pure arrestare il Consiglio Superiore della Magistratura, dove quel terreno s’ara ogni dì. E’ uno scandalo segnalare sgambettatrici catodiche?

Ho un’idea: per un giorno, un solo giorno, non metta piede in Rai chi è stato raccomandato. Sai che impressione il rintoccare di passi dei soli vigilanti, presenti sul posto perché dipendenti di altra ditta. E mica solo la Rai, anche i privati. Però nella tv di Stato si paga con i soldi miei, e la cosa un po’ mi secca.
Parlano male, e con rabbia, delle raccomandazioni due categorie di persone: quelli che non hanno ottenuto quel che pretendevano e quelli che l’hanno avuto, ma gli sta sul gozzo il dovere essere grati. Da noi non v’è chi non si mostra schifato, ed ho detto tutto. Per entrare in prestigiose università statunitensi ci si deve far raccomandare, ma non di nascosto, ufficialmente su carta intestata. Il ragionamento è: ragazzo, se non c’è neanche il tuo professore di ginnastica che è disposto a sostenere che vali qualcosa, perché dovrei perdere tempo con te? Il guaio delle nostre raccomandazioni non è di esistere, ma di avere soppiantato la regola, di avere suggellato il criterio che il merito e la bravura sono il meno, anteponendo le capacità relazionali, l’appartenenza di gruppo o di famiglia.
All’inizio di questa legislatura un senatore eletto in sud america (ma che legge del menga!) dichiarava che se non gli avessero dato quel che voleva il suo voto se lo potevano scordare. Riscosse, nel corso di un nobile confronto d’idee. Sul capo dell’opposizione si scaricano le richieste di parlamentari che premono per un’assunzione: non la ottengono, ma quella è corruzione. Il tutto in arrivo dalla procura di Napoli, competente sulla cinquantina di milioni che dalle mani di Bassolino sono finiti nelle tasche della camorra. Dice Napolitano che si deve avere rispetto e che ci salveranno gli spiriti animali. Ammirevole amore senile per il capitalismo originario e belluino. Vedo gli animali, se volesse indicarci gli spiriti mi solleverebbe da un dubbio.

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