Leggo su La Voce Repubblicana che le tesi dei repubblicani a proposito di droga hanno subito un ribaltamento totale.
Me ne compiaccio per il dinamismo, un po’ meno per la sostanza (stupefacente).
L’anonimo articolista si domanda come mai si possa ipotizzare la rilevanza penale del semplice consumo di droghe, ed è un’interessante domanda che potrebbe utilmente rivolgere a quel suo partito che ne fece oggetto di tre proposte di legge, in due legislature.
Leggo anche che ci sarebbero droghe “socializzanti”, e qui capisco che l’autore deve avere una conoscenza assai personale del problema, nutrita da opinioni che devono sembrargli acutissime e che, invece, si reggono solo a patto di non accettare il confronto. La realtà, purtroppo, è assai più complessa e dolorosa di quel che gli appare.
Comunque, per quel che conta, ci sono repubblicani, come me, che non hanno cambiato idea, che fanno della coerenza una bandiera non ammainabile.