Il commento di oggi

CentriFuga

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Votare con l’occhio rivolto al portafoglio è giusto. Non è un atteggiamento gretto, ma sanamente concreto. Votando però con il portafoglio sugli occhi si prendono cantonate. Votare pensando soltanto al proprio portafoglio e supponendo che ciascuno possa fare lo stesso, senza alcuna compatibilità e scelte da compiersi, è stolto e porta male. Anche al portafoglio. Quando troppi elettori – mica solo in Italia – votano pensando che una propria convenienza sia diversa dalla convenienza generale o votano più per odio che per adesione, le cose si complicano.

La ragione per cui le democrazie, da questa e dall’altra parte dell’Atlantico, assegnavano le vittorie elettorali a chi sapeva meglio interpretare il centro politico – il che accadeva anche nei sistemi sostanzialmente bipartitici – stava nel fatto che la grande maggioranza non intendeva mettere in dubbio conquiste come la libertà, la sicurezza e l’economia di mercato. Poi, dati questi capisaldi, si articolavano le diverse preferenze politiche, con scelte relative al livello della spesa pubblica e della fiscalità, della proporzione fra merito e solidarietà, dell’equilibrio fra forza militare e forza d’attrazione, tutti sperando di potere accrescere il proprio tenore di vita. Demagoghi e arruffapopolo sono sempre esistiti, come anche stagioni di feroci scontri interni (anche violenti), ma quando si trattava di votare a prevalere era la ragionevolezza della convenienza.

La ragione per cui viviamo una stagione centrifuga non risiede in chissà quale ordito segreto e non è alimentata dalla crescita di chissà quale disagio economico, perché continuiamo a vivere nella migliore, più ricca, più sana e longeva parte del mondo. La ragione è che quei capisaldi – di benessere, sicurezza e libertà – sono dati per assodati, non considerati sottoposti a pericoli e pertanto ciascuno ha ben diritto di far valere il proprio interesse particolare. Che poi il maggiore guadagno reclamato dal produttore comporti una maggiore spesa per il consumatore o la maggiore spesa in bonus comporti un maggiore prelievo fiscale a carico di chi non è evasore, è questione che si cerca di aggirare scaricando le contraddizioni nel secchio del debito, in fuga dalla realtà. Hai voglia a dire che ciò diminuisce la sovranità e gonfia la fragilità del terreno su cui poggiano quei capisaldi, tanto non ci si crede e ci si proclama affamati nel mentre si getta più cibo di quanto se ne mangi.

Quel che è stato chiamato “populismo” – con l’implicito regalo di far credere che si tratti di fanfaluche a favore del popolo – non è altro che la negazione delle compatibilità e l’assunzione dell’immutabilità del benessere acquisito. C’è un solo problema: è falso.

Certo, i demagoghi che vengono votati dopo avere agitato le loro falsità e proposto i loro spropositi virano verso il realismo quando poi vanno al governo. Il trasformismo è divenuto il correttivo del populismo, ma ciò serve soltanto – e non è poco – ad evitare i disastri, non a costruire alcunché per il futuro.

Il mondo delle comunità digitali ha favorito questo fenomeno degenerativo, perché ha consentito di vivere in ambienti in cui il generale viene cancellato e il particolare generalizzato. Un mondo che si è dimostrato perfetto per allevare le più dissennate tifoserie e la più accesa faziosità, facendone elementi di identità. Capitava anche in analogico, ma il digitale ha amplificato. E allora? Allora non ce la si deve prendere con il digitale ma con le persone, le politiche, i giornalismi, le culture che hanno disertato la battaglia civile e hanno pensato di poterne profittare senza occuparsi del collettivo o di poterlo dominare approfittando della centrifuga. Da qui il decadimento della classe dirigente. Tutta. Guardate la campagna negli Stati Uniti: non solo ci riguarda, ma ci ritrae. Ed è desolante.

Le democrazie sono forti nella loro imperfezione, ma attendono interpreti che non corrano dietro al consenso degli accecati e sappiamo suscitare quello dei ragionevolmente centripeti.

Davide Giacalone, La Ragione 15 febbraio 2024

 

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