Quando si parla di dossieraggi si mesta nel torbido e si produce torbidezza. Per ogni soggetto che si saprà essere stato dossierato se ne supporranno altri che restano sconosciuti, per ogni profittatore si riterrà che altri siano stati coperti. Prima che deflagri il caos, con esisti inconcludenti e spostati nel tempo, vale la pena fissare tre punti.
- L’esistenza di una banca dati che raccolga anche informazioni molto sensibili non è un male, essendo uno degli strumenti utili alla sicurezza nazionale.
- Perché non ci siano abusi, che attentano alla sicurezza nazionale, occorre che sia chiaro: a. chi può accedere; b. che sia sempre tracciato; c. che ne sia responsabile; d. che esista un centro di controllo su quanti accedono, in modo da chiederne costantemente conto.
- Quando gli accessi sono chiesti dall’autorità giudiziaria non si chiamano “dossier” ma “indagini” e se un procuratore o una Procura continua a farlo senza esiti processuali coerenti è bene gli si faccia cambiare mestiere.
Davide Giacalone, La Ragione 5 marzo 2024