Si continuano a leggere ipotesi di misure per contrastare la denatalità, tutte incentrate su (tutto sommato) piccole agevolazioni o protezioni economiche. Il presupposto di quelle misure è che non si facciano figli perché non si hanno soldi per mantenerli. Ma tutte le esperienze, nel tempo e nello spazio, raccontano il contrario: nascono meno figli dei ricchi, non dei poveri.
Posto che la scelta rimane libera ed individuale, gli utili incentivi devono essere creati nei servizi: assistenza pediatrica, asili, scuola a tempo pieno, impianti sportivi, trasporti dedicati. Non viviamo più nel mondo in cui gruppi di ragazzini crescevano nel cortile delle famiglie plurime. Quando, oltre tutto, più e non meno donne lavoravano. E, difatti, la natalità è più alta dove lavorano più numerose.
Prima si costruisce la retorica della miseria in una società ricca, poi si provvede a finanziarla per aumentare nascite che, in quel modo, non ci saranno. Così si investe sui propri luoghi comuni e sui propri inganni.
Davide Giacalone, La Ragione 25 agosto 2023
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