La libertà si difende prima di tutto per le idee che non si condividono. Nel caso dei ProPal trovo che la mancata condanna di Hamas sia un aiuto a chi i palestinesi li tiene in ostaggio. E difendo il loro diritto a manifestare, perché non ne condivido le parole.
Sfasciare le vetrine o scrivere minacce non è manifestare, ma commettere reati. Per i quali spero i responsabili siano individuati e condannati. A difesa della libertà di manifestare, loro ed altrui.
Quella vistasi a Roma è una cosa diversa: è guerriglia per la guerriglia. 13 agenti feriti sono l’esito di una battaglia. Non c’entra né può entrarci il tifo calcistico. Semmai si prendono in ostaggio i tifosi, si prova a ricattare le società, si afferma con la violenza il dominio della piazza per altre attività criminali, a cominciare dallo spaccio di droga.
Innanzi a questo spettacolo, premeditato e organizzato, esiste una sola risposta: repressione. Darebbero un segno di vita morale le forze politiche che la chiedessero, assieme.
Davide Giacalone, La Ragione 15 aprile 2025