Politica

Cancellare la finanziaria

La legge finanziaria piace solo a Prodi e Padoa-Schioppa, che non l’hanno neanche letta. Inquina il diritto, deprime il mercato, non tocca il debito pubblico, aumenta la spesa ed interrompe l’appena accennato cammino dell’alleggerimento fiscale, preferendo l’aggravio. Piace a quei due perché a loro interessa restare al governo, il primo ricattando gli alleati, il secondo perché altrimenti non ce lo riprende nessuno.

Ma adesso tocca all’opposizione prendere l’iniziativa e deve farlo nel migliore costume delle opposizioni lungimiranti, avendo in mente non solo la caduta del governo presente, ma la volontà di governare domani, e di farlo bene.

Avete sentito le parole del presidente Napolitano, circa la bruttura dell’articolo unico con migliaia di commi? Belle. Sembra che quest’anno, nel mentre ci s’impegna a spiegare ai bambini che non esiste Babbo Natale e che il presepio è un rave party, le letterine con le buone intenzioni le si spediscano dai palazzi del potere. Napolitano, quando era parlamentare, votava gli articoli unici e le fiducie, e si opponeva solo quando i governi non erano di sinistra. La legge finanziaria, oltre tutto, è stata introdotta proprio negli anni della solidarietà nazionale, quando lui era responsabile economico dei comunisti (il lettore non creda che io sia un fissato, si chiamavano proprio così). Ciampi, del resto, saettava dal Quirinale contro quest’andazzo, ma ora, da senatore a vita, lo vota. Prodi si difende dicendo: “lo faceva anche Berlusconi”. Ed è nobile che sia lui a segnalare l’uguaglianza. La verità è che non c’è un altro modo per approvare la finanziaria. Si può scriverla meglio, e peggio di questa è quasi impossibile, ma il sistema è quello. Lo si butti giù, sia l’opposizione a dire: adesso basta, non facciamola più.

I primi a sostenerlo siamo stati noi. Ma noi non siamo fighetti di sinistra e non facciamo tendenza (il cielo sia lodato). Adesso se ne accorgono anche gli altri e fra un po’ sarà un tema di dibattito interno alla sinistra, l’unico luogo autorizzato a sentirsi pensosi. Se l’opposizione c’è, politicamente parlando, batta un colpo e presenti essa un’idea nuova per fare la legge di bilancio, liberando un futuro e più serio governo dalla trappola parlamentare.

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