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Euroland

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Le elezioni europee non sono una specie di maxi sondaggio sugli screzi e sulle rivalità all’interno di ciascun Paese, un voto svagato, tanto non cascano i governi. Se tali appaiono – come ripetutamente sono apparse e come i sondaggi segnalano in tutte le lingue dell’Unione europea – è una responsabilità delle (presunte) classi dirigenti, incapaci di far cogliere e sentire il significato e le conseguenze di quel voto nonché la posta in gioco. Il concetto di “classe dirigente” è vago e serve a comprendere non solo quanti fanno politica o si candidano, ma anche l’insieme di quanti animano il dibattito pubblico e la vita economica. Perché in ballo ci sono interessi rilevanti e non soltanto bandiere suggestive e fuorvianti.

Per dirne una: i prezzi del gas sono crollati, rispetto ai momenti caldi del post Covid e dell’avvio dell’invasione russa dell’Ucraina, ma noi continuiamo a pagare l’energia il doppio di quel che sarebbe possibile. Sarebbe ben diverso se avessimo reti e un mercato europeo, che renderebbero ottimizzabile lo sfruttamento delle risorse e riducibile il prezzo in capo ai consumatori. Certo che è importante parlare della transizione energetica – quindi del notevole e necessario incremento delle fonti rinnovabili e non inquinanti (nucleare compreso) – ma la discussione non può essere solo su come allungare i tempi e la palla, sperando di rinviare i disagi e i costi che questo comporta, perché nel compiere le scelte si deve pensare anche allo sviluppo delle tecnologie (a cominciare dalle batterie) che avranno mercato sempre più grande e all’uso di debito comune per finanziare il salto produttivo. Punto che, per noi italiani, è vitale e metterebbe a maggior riparo da costose e sempre possibili turbolenze dei mercati finanziari. Non si tratta di volere complicare le cose per confondere le idee, ma di evitare di semplificarle in modo infantile e per potere prendere voti senza avere alcuna idea.

L’appuntamento elettorale del prossimo giugno darà luogo a un Parlamento in cui è probabile che la maggioranza sarà simile a quella uscita dalle scorse elezioni, nel 2019. Non sono previsti ribaltoni, ma s’è ribaltato il mondo attorno all’Ue e al suo confine c’è la guerra. Paragonare i due risultati e le due maggioranze, eterogenee e quasi uguali, non ha molto senso. Come non lo ha sommare i voti (per ora previsti e domani espressi) sulla base delle collocazioni nazionali. Che senso ha dire «La destra avanzerà»? Quale destra? Perché il discrimine oggi è uno solo: favorevoli o contrari alla difesa comune europea. Se si è favorevoli si è anche arci-europeisti, perché comporta politica estera e politica industriale uniche. Se si è contrari si è arci-antieuropeisti. Se non si opta si è turaccioli demagogici in cerca di un seggio con cui campare alle spalle degli altri. Delle tre componenti ve ne sono a destra, ve ne sono a sinistra e ve ne sono anche nelle lande del centro a gravitazione vaticana. Sommare quei voti non ha senso. Semmai lo sforzo politico – quella nobile arte che ha bisogno dei voti e non si vende per un voto – sarà quello di unire chi, stando in diverse famiglie politiche europee, si riconosce in quel comune obiettivo.

A proposito: in alcuni Paesi europei, come anche in Italia, vi sono forze politiche concorrenti fra loro e che aderiscono alla medesima famiglia politica europea. Vi sono ragioni talora politiche, come ve ne sono di più direttamente umane. Ma predicare l’unità fra diversi – per creare coalizioni capaci di difendere la sovranità europea e unire sempre di più il mercato interno – salvo poi non essere capaci di unirsi fra simili, non è una gran prova di credibilità. Anche perché, il più delle volte, capita non a chi ha una lunga storia alle spalle (liberali, radicali e repubblicani riuscirono a unirsi, per le elezioni europee) ma a chi ha dalla sua qualche scorcio di cronaca.

Per superare molte arretratezze e sviste occorrerebbe avere liste elettorali europee. Ma vengono dopo e non prima delle persone capaci di pensare europeo.

Davide Giacalone, La Ragione 21 marzo 2024

www.laragione.eu

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