Al netto del solito giustizialismo a mezzo stampa – con inchieste i cui atti e intercettazioni si trovano sui giornali, sicché il processo lo si farà alla memoria – c’è un filo che unisce una vicenda penale romana con un fattaccio societario milanese. Da una parte un ospedale pubblico che smista malati presso istituti privati e dall’altra un istituto privato piombato nel caos per l’avere affidato il servizio infermieristico a chi non è in grado di gestirlo.
In un caso l’ipotesi che dal pagamento pubblico ai privati delle prestazioni si possano trarre profitti leciti e sovrappiù illeciti. Nell’altro che i leciti profitti si possano aumentare diminuendo la qualità dei servizi. In tutti e due i casi la sanità pubblica paga un prezzo troppo alto rispetto a quel che ottiene.
Questo è il capolavoro delle tante sanità regionali, prive di omogeneità in costi e qualità dei servizi. Però si discetta di scandali e licenziamenti senza accorgersi che il tema vero è la dilapidazione sanitaria senza adeguati controlli.
Davide Giacalone, La Ragione 10 dicembre 2025
