Politica

Fregati e scemi

I giovani italiani sono stati fregati dai nonni e dai padri, che lasciano loro i debiti da pagare, un sistema formativo che fa pena ed un mercato del lavoro che li esclude. Oltre che fottuti, però, pare che ci tengano ad apparire anche scemi. Meritevoli della sorte che toccherà loro. Facciano attenzione, perché questa non è una faccenda riducibile alla politica partitica, all’essere a favore o contro la Gemini ed il governo. Qui c’è un branco di buoi che va felice al mattatoio, difendendo i diritti del boia.
I liceali avrebbero ottimi motivi per protestare. Frequentano scuole che costano un occhio agli italiani, ma ne ricavano meno che nei Paesi in via di sviluppo. Ottengono titoli di studio che non contengono valore aggiunto e conoscenza. Passano incolonnati dal primo all’ultimo anno, con perdite marginali ed assenza totale di vera meritocrazia. Dovrebbero essere arrabbiati neri, inferociti per gli anni persi. Invece occupano le scuole come se ci sia qualche cosa da conservare e contro la riforma Gelmini, che non esiste! Si rivoltano non contro i padri, ma da questi sollecitati, e dagli zii, che della scuola sono dipendenti. Neanche li mandano a quel paese quando li vedono “mobilitare” i fratellini delle elementari, con un senso dell’estetica inferiore a quello mussoliniano. Né li prendono a calci, come quei genitori meriterebbero, quando organizzano le “notti bianche” contro il maestro unico. Formatisi in discoteca e non negli studi, dediti all’essere mantenuti e non al lavorare, questi immaturi invecchiati protestano la notte, e lo fanno per difendere delle assunzioni a sanatoria, non la qualità culturale dei loro figli.
Ragazzi, la spesa pubblica ha rincitrullito quelli che ne sono vissuti, ma voi siete dei pazzi se pensate di potere avere in futuro quel che i vostri maggiori si sono già mangiati. Incattivitevi con quella generazione di egoisti dissipatori, perché se vi comportate come i giornali vi descrivono sarete solo dei conservatori dell’inconservabile. Il vostro interesse è che ci sia una leale gara fra meritevoli, chi vi ha preceduto ha preteso il premio senza neanche gareggiare. Oggi protestate contro “tagli” che neanche ci sono, mentre dovreste davvero darci un taglio, rompere con l’ambiente che protegge gli incapaci e riprendervi il futuro.

Condividi questo articolo