Politica

L’UE che non c’è

L’attacco contro i Talebani è iniziato. Da quando dei gruppi suicidi hanno attaccato gli USA è passato un ragionevole lasso di tempo, quanto basta per rendere chiaro che non si colpisce alla cieca o accecati dal dolore e dalla rabbia.

Da quando il regime talebano meritava di essere colpito, sia per il supporto dato alle organizzazioni terroristiche, sia per l’esercizio di una spietata dittatura, sia, infine, per i danni inferti al patrimonio culturale dell’umanità, è passato anche troppo tempo.

Detto questo, è bene non lasciarsi sfuggire un dato politico di prima rilevanza. Nel mentre si discute dell’ipotesi di allargare la Nato questa si trova, di fatto, esclusa da un’iniziativa che coinvolge i più importanti paesi che la compongono. E nel mentre l’Unione Europea si avvia ad adottare la moneta unica scopre l’immenso vuoto di un’assente politica comune. Capita, oltretutto, che il paese che assume la leadership europea in questo frangente, l’Inghilterra, non sia neanche fra quanti adotteranno l’Euro.

Il sogno di arrivare all’unità politica passando per la via dell’unità economica, quindi, merita di essere sottoposto alla critica dei fatti.

Peccato per l’Europa. Peccato anche dal punto di vista culturale. Non mi passa neanche per l’anticamera del cervello l’idea di potere non dico mettere sullo stesso piano, ma anche solo paragonare le parole di Bush e quelle di Bin Laden. Il primo leader di un grande paese democratico, il secondo capo di una setta da sterminare. Eppure ieri il presidente statunitense ha chiuso il suo messaggio alla nazione con un “possa Dio…”, il secondo ha minacciato gli uomini le donne ed i bambini del mondo libero con un “giuro a Dio…”. Nel vecchio continente la politica si è da molto tempo affrancata dalla religione, peccato non trovi la forza di un comune credo civile.

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