Politica

Moretti vostri

Grazie al cielo c’è un’Italia che non cede alla faziosità ed alla cretineria di considerare gli avversari politici nemici della civiltà.

Questo mi consente, al di là delle diverse opinioni, di essere uno degli ammiratori di Nanni Moretti.
Certo, ci sono anche motivi generazionali, perché no. Ma se questa può essere la ragione del divertito interesse per Ecce Bombo, non altrettanto si potrebbe dire per La messa è finita. Ed a me pare che quest’ultimo film sia un vero e grande capolavoro. L’attore-regista si è distinto anche per alcuni film direttamente politici, nei quali, però, prevaleva il distacco di chi guarda dall’esterno, non la subordinazione ai fini che spesso accompagna la militanza. Insomma, Moretti mi piace.
Non mi piace vederlo a capo dei “girotondini”, ed in qualche caso mi domando se, per caso, in quella sua posizione non si riassuma il grande equivoco ingenerato dalle bugie profuse, da tutti, nel corso dello stesso decennio. Ma, le sue, sono comunque opinioni legittime, opinabili per definizione, non per questo condannabili in toto.
Epperò, che cavolo, vederlo in mezzo ad Oscar Luigi Scalfaro ed Antonio Di Pietro, preso a tenaglia dall’Italia sanfedista e cafona, usato a drappo dalle truppe in talare rosso e toga nera, insomma, che diamine, è qualche cosa di più di un dissenso, è una sconfitta. Sua.

Condividi questo articolo