Politica

Nasce male, speriamo bene

Oggi un partito inizia la sua storia chiamando i militanti a votare prima ancora che esistano le regole, mettendo in competizione dei leaders, ma non delle linee politiche, puntando non alle elezioni, ma ad evitarle, immaginando un futuro per non parlare più del proprio passato. Uno dei candidati, che è anche membro del governo, Enrico Letta, ha detto di dormire con la pistola sotto al cuscino, non fidandosi di chi dovrà sorvegliare e contare le schede. Quando così s’esprime Bossi pare che la democrazia vacilli sotto le fucilate, e, in effetti, a me questo linguaggio non piace, chiunque lo usi. Parisi, altro ministro, fra i padri del nuovo partito, comunica di avere investito dei soldi per far testare la regolarità del voto. Quando si dice la fiducia e la stima reciproche.
Le hanno chiamate “primarie”, ma paiono delle primordiali. Dove sono una cosa seria la legge le disciplina e servono a scegliere i candidati alle elezioni. Da noi vale la regola: la scheda è mia e me la gestisco io. Sono i partiti, in tutto il mondo democratico, a scegliere i propri capi, qui si chiamano i passanti, forse anche perché è spesso capitato che siano stati i capi a scegliersi il partito. Segnalo che i garanti dell’informazione hanno chiesto di dare spazio alla notizia e di essere equilibrati. Gente strana, quella lì, perché trattasi di un fatto privato e, comunque, è stato dato spazio quasi solo al vincitore annunciato, peraltro, per lunghi anni, responsabile comunista del settore informazione. Così vanno le cose, del resto, fra i garanti della sua elezione c’è l’ex vicepresidente del Csm. Tutto in famiglia, ma sempre con la pallottola in canna.
Detto ciò, festeggio la nascita. Esce per i piedi, il padre si nasconde, ma il neonato ha la giusta missione di chiudere la storia della sinistra comunista e di costruire un programma di governo che non sia l’elenco delle spese inutili. Nasce da famiglie che detestarono riformismo ed occidente, ma spera d’essere riformista ed occidentale. Sarà grande se manderà nella tomba i credi ed i riti familiari, se saprà essere non post, ma anti-ideologico. Sarà serio se perderà l’insopportabile spocchia del moralismo senza etica. Più che con il piede sbagliato, parte in ginocchio. Che impari a camminare e stare dritto è nell’interesse di tutti.

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