Politica

Rifondare la sinistra

La sinistra cerchi di fare oggi quel che non è stata capace di fare nel 1994 e nel 2001, di diventare una credibile forza di governo. E’ stata sconfitta ancora, e non ha mai vinto le elezioni. I dirigenti politici della sinistra hanno la storica colpa di averla tenuta in condizioni di minorità politica, culturale e morale, indebolendo così la democrazia italiana. Trovino, adesso, la lucidità di una rottura profonda, irrevocabile, o resteranno, per il resto dei loro giorni, a dipendere dal Prodi di turno, dietro il quale mascherarsi e dal quale farsi massacrare.
La rottura è necessaria con la storia comunista. Non basta dire che i Gulag staliniani furono una brutta cosa, perché quello solo gli scemi e gli assassini non lo sanno. Fu sbagliata ed è da condannare la storia del comunismo italiano, quello di Longo, quello di Togliatti, ed anche quello che con Berlinguer non ebbe il coraggio di definire il regime sovietico per quello che era: dittatoriale e sanguinario. So benissimo che fra le moltitudini attirate dal comunismo c’era tantissima gente per bene, amante della libertà e per quella pronta anche a sacrificare la vita. Ma fu gente presa in giro da una dirigenza che si finanziava con soldi sporchi di sangue, e che continuò ad intascarli anche mentre cianciava di prese di distanza, di raffreddamenti. Il comunismo è stato condannato dalla storia, ma attende ancora d’essere condannato, senza possibile distinguo od appello, da chi fu comunista.
Il berlinguerismo (trattato così bene da una pubblicistica moscia e conformista) proponeva ancora la “fuoriuscita dal capitalismo”. Sbagliava: l’economia di mercato, la libera impresa e le leggi che le regolano non hanno alternative che stiano nel mondo della libertà. Il capitalismo è bello. Il compito della politica consiste nel porsi il problema dell’uguaglianza dei punti di partenza, della redistribuzione sociale, della giustizia. E’ nel mondo capitalista che nascono le leggi antitrust ed a difesa dei consumatori. A queste si dedichi la sinistra moderna.
La smettano di sentirsi moralmente superiori, è ridicolo. Si misurino sulle cose concrete da farsi per rendere migliore questo mondo. In democrazia è utile il confronto continuo fra merito ed uguaglianza, ma è necessario che i protagonisti non debbano mentire a se stessi.

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