Politica

Sharon e Yassim

L’Europa prende le distanze, senza neanche avere il coraggio di condannare, dal governo israeliano che decide di eliminare il capo di Hamas, lo sceicco Yassim.

Gli europei sono usi a così comportarsi, sempre pensando che ci sia un Israele migliore, cui prestare maggiore solidarietà ed amicizia, messo in ombra da un Israele aggressivo ed arcigno, da appoggiare con cautela. Non si accorgono nemmeno, gli europei, che così facendo prendono le distanze dalla democrazia.
Israele è il suo governo, così come l’Italia, la Francia, la Germania. In Israele, come nelle democrazie che funzionano, il governo non è tutta la politica, ci sono oppositori, ci sono opinioni diverse, ma poi il popolo vota, e chi vince governa, a nome di tutti. Ne ho le tasche piene di quelli che sono amici degli Usa, ma ritengono che Bush ne tradisca gli ideali; di quelli che sono amici di Israele, ma pensano che Sharon sia un accidente. In altre parole ne ho piene le tasche di quelli che non credono nella democrazia degli altri, di quelli che, inconsapevoli figli di Platone, pensano che la democrazia funziona solo se promuove quelli che ai propri occhi sono i migliori. Che è, questa, la base stessa del pensiero autoritario e dittatoriale.
Lo sceicco Yassim era un assassino, capo di assassini, capace di mandare al macello i bambini pur di affermare la sua delirante vocazione di eliminatore d’Israele. Per Yassim, per Hamas, Israele, semplicemente, non deve esistere. L’uccisione di Yassim è, quindi, un atto legittimo del governo israeliano, e c’è solo da sperare che si riesca a fare altrettanto con tutti i suoi colleghi, a cominciare da Bin Laden.
Gli europei storcono la bocca, amano di più il dialogo? E come no. Il cielo non voglia che anche a casa nostra si riproduca l’incubo terrorista e stragista nel quale vive Israele. Il cielo non voglia che lasciare un bambino sull’autobus della scuola sia, ogni mattina, una sfida alla morte. Noi ci stiamo sforzando di credere che le stragi di Madrid siano arginabili calando le braghe, come hanno fatto gli spagnoli. Ma non è così.
Il vero miracolo, l’assoluta bestemmia che tanto offende i pacifisti dell’impotenza e della vigliaccheria, è che in quelle condizioni Israele rimanga una democrazia. E la seconda, micidiale bestemmia, è che Israele può essere lo strumento per salvare i popoli arabi, i mussulmani, dalla regressione medioevale cui un gruppo d’assassini li sta spingendo. Eliminarlo, anche fisicamente, è un bene.

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