La sinistra oggi riunita a Genova ha alcune occasioni a portata di mano, fra le quali non è compresa quella di ottenere le dimissioni del presidente ligure Giovanni Toti.
La prima occasione, presentatasi molte volte alla destra e alla sinistra e mai colta appieno, consiste nell’essere garantisti, ovvero rispettosi della legge, non con i propri sodali ma con gli avversari. Far valere la presunzione d’innocenza di un avversario ha un valore morale e politico maggiore e migliore che non reclamarla per un affiliato.
La seconda è che si possono pure chiedere le dimissioni di un soggetto cui ci si oppone – meglio se portando idee e proposte diverse – ma gli si dovrebbe chiedere di non dimettersi, di non farlo assolutamente mentre si trova agli arresti. Perché quella sarebbe una capitolazione della politica e delle istituzioni che salverebbe il dimissionario e condannerebbe chi ne chiede le dimissioni. Prestissimo si troverà al suo posto e subirà la medesima, vile richiesta dagli oppositori di turno.
Davide Giacalone, La Ragione 18 luglio 2024